di Luca Garosi
Quando ho intervistato Mattia Cacciatori l’ultima volta era il 2013 ed era appena tornato dalla Turchia. Qui era stato “ospite” di Erdogan in una cella perché aveva ripreso la polizia turca che disperdeva i manifestanti a Gezi Park.
Faceva il fotoreporter in giro per il mondo già da qualche tempo e io l’anno precedente lo avevo chiamato a Perugia per farlo conoscere agli allievi della Scuola di giornalismo.
Poco dopo il suo ritorno dalla Turchia, Mattia decide di sparire da Facebook e complice anche la lontananza (lui è veronese) non ho più sue notizie. Poi circa un anno fa torna sui social, ma mi accorgo subito che qualcosa è cambiato. Le foto lo ritraggono in luoghi di campagna e spesso insieme ad animali. Lo contatto e mi spiega che ha deciso di cambiare il suo stile di vita dedicandosi all’agricoltura e alla pastorizia.